INTEGRATI I REGOLAMENTI-TIPO SUI DATI SENSIBILI
FINANZIAMENTI PUBBLICI: DISTINZIONE TRA CONTRIBUTI E CORRISPETTIVI
Nuovi trattamenti di dati presso gli enti locali
Nuovi trattamenti di dati presso gli enti locali
Il Garante
approva l'uso dei dati anche per scopi di protezione civile e volontariato
Parere positivo del Garante su diversi schemi di regolamento presentati da
comuni, province e comunitą montane che prevedono l'utilizzazione di dati
sensibili e giudiziari anche per alcune specifiche attivitą (protezione civile,
agevolazioni tributarie, volontariato, attivitą ricreative) che non figuravano,
per tipologia di casi o di operazioni, negli schemi tipo di regolamento
predisposti dall' Anci, dall'Upi e dall'Uncem e approvati dall'Autoritą
lo scorso settembre.
Nel fornire il suo parere, il Garante ha stabilito inoltre
che tutti gli altri enti locali interessati a svolgere i medesimi trattamenti
con le stesse modalitą, possono effettuarli adottando o integrando i propri
regolamenti sulla base delle indicazioni fornite e senza bisogno di sottoporre
singolarmente i regolamenti all'Autoritą.
Comuni e comunitą montane possono dunque trattare
informazioni sullo stato di salute dei cittadini, nell'ambito delle competenze
attribuite loro dalla legge in materia di protezione civile per programmare
piani di emergenza e dare attuazione, in caso di calamitą, a piani di
evacuazione. I dati sull'origine razziale e etnica, opinioni politiche e
religiose, salute e dati giudiziari possono essere utilizzati da comuni e
province nel corso delle attivitą per il conferimento di onorificenze e
ricompense, concessioni di patrocini, patronati. Le stesse tipologie di dati
sono utilizzabili dai comuni per l'iscrizione di associazioni ed organizzazioni
di volontariato negli albi comunali.
Oltre al trattamento dei dati sensibili gią individuati
nello schema tipo di regolamento, i comuni possono utilizzare anche dati sulle
convinzioni religiose e filosofiche nei casi in cui concedano
agevolazioni tributarie o utilizzino fondi per interventi relativi ad edifici
di culto, di partito o di associazioni. Ad un consistente numero di enti locali
che avevano richiesto il parere sui propri schemi di regolamento, il Garante
ha, invece, risposto di far riferimento allo schema tipo elaborato dagli
rispettivi organismi rappresentativi e approvato a settembre.
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