IVA E FATTURAZIONE DIFFERITA
RIMBORSI IVA 2004 SU SERVIZI ESTERNALIZZATI: EROGATO IL 50% DI ACCONTO
Risoluzione del 15/11/2004 n
Risoluzione del 15/11/2004 n. 135
Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa e Contenzioso
Oggetto:
Fatturazione differita - utilizzo del registro di consegna tenuto dai
produttori di latte ex articolo 12 del D.M. 31 luglio 2003, n. 11633
(Documento in fase di trattamento redazionale.)
Testo:
Con nota del ......... 2004, la Direzione regionale dell'Agenzia delle entrate
....., ha richiesto il parere della scrivente in merito ad un quesito posto
dalla Federazione X ........ Quest'ultima vorrebbe sapere se, ai fini della
applicazione della c.d. "fatturazione differita" (prevista
all'articolo 21, comma 4, del dPR 26 ottobre 1972, n. 633, in tema di
disciplina degli adempimenti strumentali IVA), sia possibile utilizzare
l'attuale sistema di documentazione obbligatorio previsto per i produttori di
latte dall'articolo 12 del decreto del Ministero delle Politiche Agricole e
Forestali 31 luglio 2003, n. 11633 (emanato in attuazione del d.l. 28 marzo
2003, n. 49, convertito con modificazioni dalla legge 30 maggio 2003, n. 119 -
recante riforma della normativa in tema di applicazione del prelievo
supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari).
Si evidenzia che il citato articolo 12 del D.M. n. 11633 del 2003, obbliga i
produttori che effettuano consegna di latte a tenere un "registro di
consegna", su fogli numerati e vidimati dalla regione o provincia autonoma
dove e' ubicata l'azienda produttrice, contenenti i seguenti elementi:
a) data e ora della consegna;
b) quantitativo di latte consegnato;
c) dati identificativi della ditta acquirente;
d) dati identificativi del trasportatore;
e) targa dell'automezzo utilizzato per il trasporto;
f) firma del conducente del mezzo;
g) firma del produttore o di un suo delegato.
L'istante e' dell'avviso che il contenuto del registro sopra citato sia idoneo
a sostituire la scheda mensile attualmente in uso, contenente tutti gli
elementi previsti per il documento di trasporto di cui al dPR 14 agosto 1996,
n. 472, utilizzata per l'emissione della "fattura differita".
Al riguardo si osserva che, l'articolo 21, comma 4, del dPR n. 663 del 1972
(cosi' come sostituito dall'articolo 1 del d.lgs. 20 febbraio 2004, n. 52),
dispone che "per le cessioni di beni la cui consegna o spedizione risulti
da documento di trasporto o da altro documento idoneo a identificare i soggetti
tra i quali e' effettuata l'operazione avente le caratteristiche determinate
con dPR 14 agosto 1996, n. 472, la fattura e' emessa entro il giorno 15 del
mese successivo a quello della consegna o spedizione e contiene anche
l'indicazione della data e del numero dei documenti stessi".
Il menzionato dPR n. 472 del 1996, a sua volta, dopo aver disposto la
soppressione dell'obbligo di emissione del documento dei beni viaggianti
contenute nel dPR 6 ottobre 1978, n. 627 (fatta eccezione per la circolazione
di alcuni beni, quali, ad esempio, i tabacchi, i fiammiferi, i beni sottoposti
al regime dell'accise, alle imposte di consumo....), ha disciplinato (cfr
articolo 1, comma 3) il contenuto del "documento" di cui al comma 4
dell'articolo 21.
In particolare, il "documento di trasporto od altro documento idoneo ad
identificare i soggetti tra i quali e' effettuata l'operazione", da
emettere, prima dell'inizio del trasporto o della consegna, a cura del cedente,
secondo le normali esigenze aziendali, in forma libera (senza, cioe', vincoli
di forma, di dimensioni o di tracciato), deve contenere (cfr circolare 19
giugno 1996, n. 225, parag. 2.2.):
1) data di effettuazione dell'operazione (consegna o spedizione);
2) generalita' del cedente, del cessionario nonche' dell'eventuale impresa
incaricata del trasporto, secondo le indicazioni recate dall'articolo 21, comma
2, lettera a);
3) la descrizione della natura, qualita' e quantita' dei beni ceduti.
Il documento deve essere numerato progressivamente, posto che l'articolo 21,
comma 4, prevede l'obbligo di indicare nella fattura differita "la
data" ed "il numero dei documenti" di trasporto, e conservato a
norma dell'articolo 39, terzo comma, del dPR n. 633.
Al documento di trasporto in argomento, peraltro, e' equiparato qualsiasi altro
documento - nota di consegna, lettera di vettura, polizza di carico,...- che
contenga gli stessi elementi essenziali sopra elencati.
In particolare, nei confronti dei operatori del settore della produzione di
latte, l'Amministrazione finanziaria (con risoluzione del 11 giugno 1976, n.
203869) ha ritenuto idoneo, per la fatturazione differita, l'utilizzo di
"schede mobili di consegna" - istituite nei confronti di ciascun cliente
e contenenti gli elementi previsti dalle disposizioni che regolano il documento
accompagnatorio.
Le suddette schede devono essere emesse in duplice esemplare, di cui uno
conservato dal produttore di latte e l'altro dalla ditta acquirente, non essendo
sufficiente a tutelare gli interessi erariali l'annotazione su di una semplice
scheda, tenuta dal solo produttore (cfr risoluzione 10
settembre 1992, n. 440648).
Tanto premesso, in considerazione dell'esigenza di conciliare l'osservanza
degli adempimenti di natura fiscale con quelli imposti da altre disposizioni di
natura non fiscale e con la struttura organizzativa degli operatori del
settore, la scrivente ritiene che il "registro di consegna", di cui
all'articolo 12 del D.M. n. 11633 del 2003, possa assolvere la stessa funzione
del documento di trasporto, sempreche' copia del foglio numerato
progressivamente, contenente i dati della fornitura, sia inviata al cliente
intestatario, unitamente alla merce, ovvero separatamente, entro lo stesso
giorno, a mezzo posta, a mezzo corriere, o a mezzo fax o altri sistemi
elettronici di trasmissione (cfr circolare 11 ottobre 1996, n. 249).
Invero, come gia' chiarito con riguardo alle "schede mobili di
consegna", la scrivente ritiene che il registro in argomento, tenuto
secondo le modalita' e con gli accorgimenti prima menzionati e, in particolare,
nel rispetto delle disposizioni di cui al citato articolo 39 del dPR n. 633 del
1972, non possa recare pregiudizio agli interessi dell'Erario ed alleesigenze
di controllo da parte dell'Amministrazione, in quanto l'impiego dello stesso
non fa venir meno la garanzia della regolare osservanza delle disposizioni
concernenti le modalita' di fatturazione delle operazioni.
Resta fermo, ovviamente, il rispetto di tutti gli altri obblighi disposti dal
menzionato dPR n. 633 in materia d'IVA.
......