NORMATIVE STROZZA COMUNI: I BILANCI NON REGGONO PIÙ
Impugnazione e atto "meramente confermativo"
Nel
corso della discussione sulla conversione del decreto legge recante
disposizioni urgenti per gli enti locali, il Governo e i Presidenti delle
Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera hanno deciso di
rigettare ogni emendamento concernente il patto di stabilità interno.
La
decisione è grave, perché gli emendamenti erano tesi ad alleggerire il
peso di un meccanismo insostenibile per le risorse degli enti locali
e lontano dalle esigenze dei cittadini e del tessuto economico e
produttivo locale.
“Non
si capisce cosa ci sia di più urgente, in un decreto che riguarda gli enti
locali, che consentire a questi ultimi di garantire l’erogazione dei servizi e
di realizzare i necessari investimenti sul territorio” - ha dichiarato Marco
Filippeschi, Presidente di Legautonomie e Sindaco di Pisa. “Tutto
ciò è inaccettabile e contravviene i più elementari principi di federalismo e
di rispetto delle autonomie locali - ha proseguito Filippeschi - i Comuni e le
Province rivendicano da tempo maggior rispetto per il loro ruolo e per
l’importante funzione di contrasto alla crisi economica che essi possono
svolgere. Essi realizzano la gran parte degli investimenti pubblici e
concorrono per meno del 4% alla formazione del debito pubblico. E’ tempo,
quindi, che il governo guardi onestamente al paese reale e ai suoi
problemi. Gli enti locali non possono essere solo un costo da tagliare ma
importanti e decisivi alleati per ridare slancio e competitività al sistema
paese, oggi sempre più strangolato dalla morsa della crisi e da una politica
economica del Governo miope e inconcludente.”
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