SEGRETARI: DURATA DELLA PERMANENZA NELLA PRIMA SEDE DI DESTINAZIONE
COLLABORATORI: PRESCRIZIONE CONTRIBUTI 1996
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DELIBERAZIONE
DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DI AMMINISTRAZIONE
N. 86/2006
OGGETTO: Iscrizione all’Albo COA II – problematiche assegnazione da fuori
regione ex art. 11, comma 4, del D.P.R. 465/97: provvedimenti.
L’anno duemilasei addì 20 del mese di settembre alle ore 15.35 e seguenti nella
sala delle adunanze, regolarmente convocato, si è riunito in ROMA, Piazza
Cavour, n.25, sede dell’Agenzia Autonoma per la gestione dell’Albo dei
Segretari Comunali e Provinciali, il Consiglio di Amministrazione nelle persone
dei Signori:
Presente
- MELILLI Dott. Fabio - Presidente SI
- MAGGIORE Dott. Giuseppe - Vicepresidente SI
- ALBERTI Prof. Piergiorgio - Consigliere
SI
- CARLINO Dott. Carmelo - Consigliere
NO
- DEL VILLANO Dott. Giuseppe - Consigliere SI
- GUERRA Dott. Mauro - Consigliere SI
- PAOLINI Dott. Carlo - Consigliere SI
- SAFFIOTI Dott. Carlo - Consigliere SI
Presiede la seduta il Presidente, Dott. Fabio Melilli.
Sono presenti alla seduta il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Dott.
Giorgio Balletto, il Dott. Rodolfo Leone e la Dott.ssa Enrica Spicaglia.
Partecipa alla seduta il Direttore Generale, Avv. Moreno Morando, che svolge le
funzioni di segretario verbalizzante avvalendosi della collaborazione del
personale degli Uffici.
DELIBERAZIONE
N. 86
DEL 20 SETTEMBRE 2006
Oggetto: Iscrizione all’Albo COA II – problematiche assegnazione da fuori
regione ex art. 11, comma 4, del D.P.R. 465/97: provvedimenti.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PREMESSO che con deliberazione n. 77 del 25 luglio 2006, il Consiglio nazionale
di Amministrazione, nell’approvare la graduatoria finale del secondo
corso-concorso per l’accesso in carriera (COA II), ha incaricato gli uffici di
predisporre gli atti per l’iscrizione all’albo dei 90 idonei, delegando al
contempo il Direttore Generale di esperire tutte le procedure finalizzate
all’iscrizione all’Albo e all’assegnazione degli stessi ai singoli Albi
Regionali;
CONSIDERATO che, a tal fine, lo stesso C.d.A. ha stabilito che l’assegnazione
sarebbe dovuta avvenire in misura proporzionale tra il numero degli idonei e i
contingenti di disponibilità, relativi alla fascia C e riferiti alla data del
10 luglio 2006, in precedenza comunicati dalle Sezioni Regionali, fatte salve
le più gravi esigenze segnalate dal Friuli-Venezia Giulia;
VISTA la determinazione prot. n. 743 del 31 agosto 2006, con la quale il
Direttore Generale, ha assegnato gli idonei ai singoli albi delle Sezioni
Regionali, osservando la seguente ripartizione geografica, così come fissata
dalla suddetta deliberazione: Abruzzo 2, Basilicata 0, Calabria 3, Campania 1,
Emilia Romagna 1, Friuli Venezia Giulia 12, Lazio 1, Liguria 6, Lombardia 16,
Marche 2, Molise 0, Piemonte 31, Puglia 1, Sardegna 5, Sicilia 2, Toscana 2,
Umbria 0, Veneto 5;
ATTESO che, successivamente alla pubblicazione e alla notifica agli interessati
della citata determina dirigenziale, sono pervenute agli uffici numerose
richieste di chiarimenti da parte dei neo iscritti in merito alla possibilità
di individuazione e nomina da parte di sindaci di comuni ricadenti nell’ambito
territoriale di una regione diversa da quella di originaria destinazione;
PRESO ATTO della deliberazione n. 148 del 5 settembre 2006 con cui il consiglio
di Amministrazione della Sezione Regionale della Campania, nel rilevare come
l’art. 35, comma 5-bis, del D.Lgs. n. 165/2001, così come introdotto dalla
Legge n. 266/2005 (Legge finanziaria 2006), preveda che i vincitori dei
concorsi debbano permanere nella sede di prima assegnazione per un periodo non
inferiore a cinque anni, ha ritenuto questo un principio di carattere generale
nell’ordinamento, applicabile anche alla fattispecie in esame;
CONSIDERATO che il C.d.A. della predetta Sezione Regionale ha invitato questo
Consiglio ad operare “una riflessione sul punto delle procedure tese ad
ottenere assegnazioni da fuori regione ex art. 11, comma 4, del DPR n. 465/1997
[…], laddove [il suddetto principio] venisse ritenuto applicabile anche ai
segretari neo iscritti che, assegnati presso Albi di diversa Regione, non abbiano
ancora assunto servizio […]”;
PRESO ATTO altresì della deliberazione n. 247 del 7 settembre 2006 con la quale
il C.d.A. della Sezione Regionale della Lombardia, nel “[…] dare atto che,
ai sensi dell’art. 35, comma 5-bis, del D.Lgs. n. 165/2001, i segretari che
prenderanno servizio saranno tenuti a permanere nella Regione Lombardia per un
periodo non inferiore ai 5 anni […]”, ha esortato il Consiglio nazionale di
Amministrazione “a valutare l’opportunità di adottare provvedimenti idonei a
mantenere in servizio i neo-segretari nelle Regioni di prima assegnazione una
volta nominati […]”;
ATTESO che nei medesimi termini si è espresso anche il Consiglio di
Amministrazione della Sezione Regionale Friuli-Venezia Giulia con deliberazione
n. 103 del 15 settembre 2006;
CONSIDERATE le conclusioni cui è pervenuto il Consiglio di Amministrazione
della Sezione Regionale Molise, il quale, con deliberazione n. 76 del 15
settembre 2006 ha invitato “[…] l’Agenzia Nazionale ad adoperarsi affinché,
così come previsto per l’iscrizione agli elenchi aggiuntivi, per l’assegnazione
da fuori regione non sia sufficiente la mera iscrizione all’albo dei segretari
bensì la preventiva sottoscrizione del contratto di lavoro con l’agenzia di
assegnazione.”;
RILEVATO che il C.d.A. nazionale si è già espresso sull’argomento in sede di
discussione dei criteri per il calcolo del contingente di disponibilità,
giacché, con deliberazione n. 105 del 19 aprile 2001, ha deciso a tal fine di
non computare “[…] nel calcolo del contingente gli iscritti all’Albo dei
segretari comunali e provinciali in base alla norma transitoria del d.P.R. n.
465/97 e non ancora nominati titolari di sede di segreteria, permettendone,
tuttavia, l’assegnazione una volta individuati dal Sindaco della Sezione di
prima destinazione anche in deroga al contingente di disponibilità della
stessa” e che “Nel caso in cui questi soggetti venissero individuati da un
Sindaco di una Sezione Regionale diversa da quella di prima assegnazione, si
seguirà la normale procedura di cui all’art. 11, co. 4, d.P.R. n. 465/97.”;
RICHIAMATO il contenuto dell’art. 11, comma 4, del d.P.R. n. 465/1997, ai sensi
del quale “Il sindaco di un comune con popolazione inferiore a 65.000
abitanti, non capoluogo di provincia, esercita il potere di nomina attingendo
prioritariamente dalla Sezione Regionale dell'albo, ivi compreso l'elenco
aggiuntivo, corrispondente alla regione nella quale è ubicato il comune.
Qualora il sindaco non individui un segretario nella predetta Sezione Regionale
dell'albo, può nominare un segretario iscritto ad altra Sezione Regionale
dell'albo. Il segretario prescelto viene iscritto nella Sezione Regionale in
cui il comune è ubicato sempreché non si superi il limite del contingente
preventivamente stabilito.”;
RILEVATO pertanto che è in facoltà dei sindaci individuare e nominare, in
qualità di titolare, un soggetto facente parte dell’albo di un’altra Sezione
Regionale, permettendo così al segretario interessato di essere iscritto nella
Sezione Regionale in cui è ubicato il comune, purché il contingente di
disponibilità sia positivo;
CONSIDERATO che l’Agenzia, in occasione del primo corso-concorso per l’accesso
in carriera (COA I), nel rispondere a quesiti posti in merito da diverse
Sezioni Regionali, ha ritenuto di dover estendere la disciplina anzi descritta
anche agli idonei appena iscritti in albo, fornendo il proprio nulla osta alla
loro individuazione e nomina, quali segretari titolari, in sedi di comuni
ricomprese nell’ambito territoriale di una Sezione Regionale diversa da quella
di assegnazione, esclusivamente in presenza di contingente di disponibilità
positivo;
ATTESO che, sulla scorta dell’art. 11, comma 4, del d.P.R. n. 465/1997, e
suffragati dai sopra citati pareri, 35 dei neo-iscritti del corso COA I, sui 92
che hanno assunto servizio presso una sede di segreteria, sono stati nominati
in comuni ricadenti nell’ambito territoriale di una Sezione Regionale diversa
da quella di prima assegnazione;
RILEVATO che la “mobilità” in argomento si è verificata in misura maggiore
dalle regioni del nord a quelle del centro-sud;
RIFERITA la preoccupazione che anche per i vincitori del corso COA II possa
verificarsi un fenomeno analogo, e, se possibile, in forma più marcata, a
quello appena descritto, giacché, in occasione delle iscrizioni all’albo del
2003, è stato solo grazie alla presenza di contingenti di disponibilità chiusi
(o aperti per pochissime unità) nelle Sezioni a maggiore criticità quali Lazio,
Campania, Abruzzo, Molise e Umbria, se la migrazione è stata relativamente
circoscritta (nella misura del 38%);
RIBADITO che oggi, stante gli attuali contingenti positivi esistenti nella
quasi totalità delle Sezioni Regionali, il fenomeno rischia di assumere
dimensioni ancor più vaste, con la conseguenza che continuerebbe a sussistere,
anzi, si acuirebbe, la più volte lamentata insufficienza di segretari nelle
regioni del nord Italia - problema al quale questo Consiglio, con la
deliberazione n. 77/2006, ha tentato di porre un seppur contenuto argine,
assegnando, in maniera proporzionale rispetto ai contingenti comunicati dalle
Sezioni Regionali, ben 70 dei 90 nuovi iscritti nelle regioni del
settentrione);
CONSIDERATO che tale circostanza assume ancor più rilievo ove si tenga presente
che la citata carenza di segretari è stata posta alla base di tutte le
richieste, sia di deroga al blocco delle assunzioni, sia di autorizzazione a
bandire nuovi concorsi, inoltrate dall’Agenzia alle amministrazioni preposte;
SOTTOLINEATO che, dei 90 idonei al COA II, 25 sono stati assegnati nella
Sezione Regionale per la quale hanno espresso la prima preferenza, e 10 in
quella che hanno indicato quale seconda scelta;
UDITO in merito l’intervento del Presidente, dott. Fabio Melilli, il quale,
riferisce di avere invitato, nei giorni scorsi, alcune Sezioni regionali a non
procedere ad assegnazioni da fuori regione in attesa dell’imminente Consiglio
nazionale per consentire ad CdA nazionale di adottare un provvedimento di
indirizzo generale, che comunque, a suo parere, non può che ricalcare e
riaffermare la norma che fino adesso ha sostenuto l’architettura del complesso
sistema dell’Albo dei segretari comunali e provinciali. Poiché, proprio per
definizione, l’Albo dei segretari è “nazionale”, questo Consiglio non ha il
potere di bloccare i segretari negli albi regionali, anche se ovviamente questo
crea delle difficoltà nella soluzione dei problemi costantemente evidenziati da
questo Consiglio e a cui la ampia assegnazione dei partecipanti al COA II alle
Sezioni regionali del nord, voleva essere una prima parziale risposta. Rileva
che pare difficile oggi avventurarsi in forzature normative che esporrebbero
l’Agenzia unicamente a nuovo contenzioso, e invita piuttosto per il futuro ad
iniziare una profonda riflessione sulla funzione degli Albi regionali;
PRESO ATTO dell’intervento del Consigliere Guerra, il quale esprime la
necessità di rimarcare la sussistenza di un evidente problema, su cui
occorrerebbe misurare la norma. Cita l’esempio della Lombardia: con il COA I
furono iscritti all’Albo Regionale 43 neosegretari: ne sono rimasti 15. 18
unità transitarono in altri Albi nei primi due mesi dall’iscrizione. A
copertura dei circa 1.500 comuni della Lombardia, l’Albo Regionale è passato da
1.100 segretari a sotto i 600; a copertura dei 600 piccoli comuni, in fascia C
ritroviamo solo 15 unità. E’ vero che non v’è l’ansia di ricoprire tutte le
sedi, e che fra convenzioni, scavalchi e reggenze, i Sindaci riescono a
fronteggiare la situazione, ma ciò che risulta evidente è che un condivisibile
e ragionevole criterio di ripartizione non ha retto alla prova dei fatti ed è
stato vanificato nel giro di pochi mesi;
SENTITE le osservazioni del Consigliere Paolini, il quale, nel rilevare come il
Consigliere Guerra abbia sottolineato un aspetto importantissimo della
questione segretari e ritiene che le soluzioni da ricercare devono rispondere a
criteri di razionalizzazione del sistema, asserisce tuttavia che è altrettanto
vero che non si possono cambiare le regole in corsa, nonostante le diverse, ed
anche fra di loro contrastanti, pressioni. Propone che in vista dei due
importanti appuntamenti legislativi quali la legge delega e il codice della
autonomie, si attui un confronto con le OO.SS. sul problema dei contingenti
Regionali, delle sedi vacanti e, di conseguenza, della disponibilità, della
problematica nel suo complesso, per cercare di affrontare il sistema. Propone,
inoltre, di provare a tratteggiare già con la finanziaria attualmente in fase
di elaborazione un percorso serio, anche straordinario, che leghi l’esigenza
del bisogno imminente con quella di tempi rapidi per l’inserimento di nuovi
segretari;
REGISTRATO il consenso al suggerimento del Consigliere Paolini da parte del
Presidente Melilli il quale invita i Consiglieri a stendere delle proposte, da
sottoporre al Ministro Lanzillotta per l’inserimento nella nuova legge
finanziaria, che sottraggano l’Agenzia dalla stringente logica ministeriale e
che permettano di bandire un concorso in tempi rapidissimi con un altrettanto
rapido inserimento di nuove forze;
TENUTO CONTO dell’approvazione della suddetta proposta del Presidente Melilli
da parte del Consigliere Saffioti, che evidenzia tuttavia la necessità di
evitare che l’immissione all’interno degli Enti di un congruo numero di nuovi
segretari produca un eccesso di collocamenti in disponibilità di segretari
titolari;
ASCOLTATA sul punto la posizione del Consigliere Del Villano il quale fa
presente che, trattandosi di figure dirigenziali, non si possa prescindere
dalla modalità del corso-concorso di durata biennale. Suggerisce eventualmente
di valutare la possibilità di rivedere i requisiti di accesso per la
partecipazione;
RIPORTATO l’intervento del Consigliere Saffioti che, complimentandosi
vivamente, in via preliminare, per il fatto che il Consiglio di Amministrazione
sia stato tempestivamente investito di un tema di così grande rilevanza, si
dichiara d’accordo con quanto sostenuto dal Consigliere Guerra, ritenendo
strategico perseguire alcuni obiettivi che così sintetizza:
- garantire la tempestiva e regolare copertura delle sedi di tutti gli EELL,
con particolare riguardo ai piccoli Comuni, riconducendo - anche per tal mezzo
- a dimensioni più corrette, sia il ricorso alle convenzioni di segreteria, sia
quello ai servizi prestati “a scavalco”, due modalità che difficilmente possono
dare spazio all’alta professionalità richiesta alla funzione di Segretario
Comunale o Provinciale;
- operare affinché la copertura delle sedi, segnatamente - ma non solo - da
parte di chi entra in carriera, avvenga senza provocare artatamente la messa in
disponibilità di Segretari che siano già titolari;
- operare affinché venga ricondotto a percorsi fisiologici lo spostamento dei
Segretari da una sede all’altra, assicurando un periodo minimo di permanenza
del Segretario nella sede ove viene nominato ed ottenendo - in cambio di tale
concreta dimostrazione di serietà professionale - le indispensabili tutele in
tema di nomina, conferma e revoca, allo scopo di far sviluppare gli aspetti
professionali della figura e limitare quelli nei quali può venire in considerazione
una “fiducia” non professionalmente basata;
SOSTENUTA la necessità, da parte del Consigliere Saffioti, per poter conseguire
gli obiettivi proposti, di:
- rafforzare il ruolo dell’Agenzia, anche tramite nuovi strumenti introdotti
normativamente, allo scopo di poter assicurare maggiormente una reale ed
efficiente gestione dell’Albo, contrastando efficacemente i casi nei quali gli
attori sul campo non assicurino gli indispensabili livelli di perseguimento
dell’interesse pubblico;
- coinvolgere in massimo grado, in un colloquio continuo e produttivo,
utilizzando tutti gli strumenti previsti dall’ordinamento, le OO.SS. Agenzia
Autonoma Gestione Albo SS.CC.PP. di Categoria, per assicurare l’indispensabile
partecipazione del personale gestito alle scelte che riguardano il suo percorso
e futuro professionale;
- elaborare utili proposte, da sottoporre agli Organi competenti, per risolvere
tempestivamente ed efficacemente, anche per via normativa, i più gravi problemi
che sorgono dalla prassi operativa;
UDITO l’intervento del Consigliere Maggiore, il quale rileva che la complessità
d......